domenica 30 marzo 2008

Il Paese è in crisi?

Ho trovato interessante un commento di Beppe Severgnini sul Corriere del 27 marzo.

In questo articolo Sev scopre perché il negozio Zara funziona: "perché offre buoni prodotti a basso prezzo", al contrario di "alcuni nostri marchi che hanno creduto di poter vivere sulle anime vuote che amano il lusso esagerato, e sulle anime semplici che spendono e spandono per imitarle".

Ecco il punto: anime semplici che spendono e spandono per imitare i ricchi. Finché dura, i commercianti e gli imprenditori ci guadagnano. Quando poi le "anime semplici" non pagheranno più le rate (perché non ce la fanno), allora potrebbe succedere come per i mutui americani. Ed allora tutti pagheranno.

Una preghiera interessata: non esagerate, per favore; si può vivere bene anche senza il superfluo. Specie se non possiamo permettecelo.

Ma purtroppo le "anime semplici" si forgiano davanti alla televisione (come accadeva con gli Albanesi). Ah! Berlusconi....

Per chiudere in modo ottimistico, Severgnini dice che questo Paese forse non è in crisi, "è un Paese che cerca occasioni: in un negozio abbordabile, o in un giorno di sole".

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