lunedì 11 febbraio 2008

Venezia, la crociata anti minerale

Il Corriere della Sera di oggi riporta una notizia interessante.

Ogni tanto qualcuno prova a far rinsavire i consumatori: quello dell'acqua minerale è uno dei consumi più assurdi che ci vede protagonisti. Noi italiani siamo i più grandi consumatori di acqua al mondo! Eppure, grazie a tutte le montagne che ci circondano, abbiamo disponibili, quasi ovunque, le migliori acque sorgive.
Le acque imbottigliate non sono sicure per tante ragioni: la legge prevede che siano analizzate una volta ogni cinque anni; le bottiglie di plastica lasciate al sole si deteriorano; non si sa quando sono state imbottigliate, ecc.
Non calcoliamo inoltre l'inquinamento derivato dal trasporto di queste bottiglie: non si capisce perché, ma a Sud bevono acque del Nord e viceversa!
Una delle acque preferite ha un residuo fisso al limite della potabilità.
Ma si potrebbe parlare per una vita di quanto le acque minerali in bottiglia siano un male.



Oggi a Venezia, il sindaco Cacciari ed altri illuminati, si sono messi a boicottare le acque in bottiglia.
Intendiamoci, il tam tam pro acqua naturale come bevanda quotidiana è già un dato di fatto. Per la soddisfazione degli ambientalisti. Tant'è. La scalfittura nel fatturato delle «minerali» (giro d'affari in Italia da 3,2 miliardi di euro) è modesta, ma, dai e dai, la goccia potrebbe diventare cascata e quindi linea di tendenza.
Fatto sta che la battaglia di Venezia è partita in grande stile. E Massimo Cacciari non ha nulla da invidiare al sindaco di New York Michael Bloomberg. Che lo scorso luglio si mise a capo della crociata contro la mineral water, con lo slogan: «Dimenticate la minerale e bevete l'acqua che sgorga direttamente in casa vostra». Il primo cittadino di Venezia coglie l'aspetto economico della questione. «L'acqua minerale — avverte — non è indispensabile. Rinunciandovi, ogni famiglia potrà risparmiare un bel po' di quattrini alla fine del mese».

La mia famiglia è salva: noi beviamo l'acqua di Roma, ottima. Per eliminare il cloro ed altri composti indesiderati, usiamo un filtro al carbone attivo pressato. Ci credo così tanto che mi sono messo a distribuirlo: almeno agli amici e parenti. Dopo il primo anno di investimento, risparmi alla grande!

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